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Tocca la mente ottenebrata, Signore,
schiudi il rigido pensiero
libera dal perbenismo religioso
vuoto di fede e di Parola
pieno di pratiche e tradizioni
incapace di ascoltare il grido sofferto
dell’umanità ferita e confinata.
 
Torni a pulsare la fede, Gesù,
impregnata di te, Amore,
che scruti nel profondo
delle solitudini
dei cuori induriti
inetti ad ogni slancio.
Solo tu dipani i cuori!
 
Tocca, o Gesù, la quotidianità
del dolore di chi non sente più la vita
delle ferite di chi non prova più gioia
dello sconforto di chi è morto dentro
e dalle tue mani
copioso e fecondo scaturisca
l’amore che sana.
 
Sono immense le tue opere, Signore:
hai superato disperazione e angoscia
hai aperto le porte della felicità
hai riconquistato per noi la dignità
sottratta dalla fragilità
e ora in piedi
camminiamo verso l’eternità.
 
 Don Pino