Quanto è giusto, Signore, il tuo operare
quando tendi la mano
ad ogni ora della vita
senza nulla mai ricevere?
Riempi i vuoti di ricchezza
che apre alla salvezza.
Il tuo sguardo, Signore, si dilata
e valica ogni giustizia terrena
perché anche gli ultimi siano primi.
Rompi le sbarre che imprigionano
si spalanca l’amore
in un rinnovato stupore.
Quali sono i nostri meriti, o Dio?
Una fede disincarnata
lontana da una visione meritoria
partorisce vento
mostra l’altrui inadeguatezza
il limite della fragilità.
Amore gratuito ci offri, Signore,
che libera da ogni mormorio
dai turbamenti di un cuore avaro
capace di vendetta e di rivalsa
verso chi, pagato con lo stesso prezzo,
gode di quanto ricevuto.
È difficile accettare la tua giustizia, Signore!
Eppure nella fatica di seguire la tua via
si apre lo scrigno del cuore
a riempire le mani vuote
in questo mondo di solitudine
che ritrova l’altro come suo simile.
Sei il Dio che fa sorgere il sole sui giusti e i cattivi!
La tua misura è l’amore
che vince la schiavitù dell’egoismo
la prigione della separazione
e apre alla vittoria del tuo respiro
la nuda natura umana.
✠ Don Pino
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