A noi, cultori del tuo nome,
hai costituiti tuo Tempio, Signore!
Dimentichi di essere abitati da te
ne siamo diventati padroni
colpevoli immemori
della tua presenza
perché nel mercato
gli idoli occupano i tuoi spazi.
A noi, venditori del sacro,
ti sei mostrato, o Padre,
nello zelo del Figlio tuo
che purifica la tua Casa
per disvelare i tuoi precetti
non più impressi nella pietra
ma in un cuore di carne
che batte per amore.
A noi, che pensiamo di svenderti,
nel commercio quotidiano
di domande ed offerte,
di incensi e sacrifici,
ti accosti, Signore,
e annulli inutili ritualismi
privi della tua immagine
impressa sui nostri volti.
A noi, doni ancora il tuo Santo Spirito,
noi da Te scelti
come vero Tempio
nell’intimità feconda
che genera passione
che spazza ogni miseria
colmando di ricchezza
ogni attimo di vita.
A noi, Gesù, mostri la gelosia
di un Dio che ama
avvolge i cuori
mentre la frusta sibila
perché ritorniamo a te
nel silenzio del talamo della croce
dove il tuo corpo è offerta
che svela l’eternità.
Commenti recenti