Li scegli, Gesù,
testimoni di risurrezione
in casa di Giairo,
di sofferenza
nel giardino di Getsemani
di Trasfigurazione sul Tabor.
Li porti con te, Signore,
in alto, sulla montagna
per rivelarti come a Mosè
e ricostruire con l’umano
una nuova storia di liberazione
anche nel tempo del dolore.
E diventi Altro:
nelle vesti candide e luminose
nel trasfigurato Volto orante
perché sei Luce
che tracima e cattura
chi cerca in sé la luce.
E parlano con te
Mosè, che vede la gloria di Dio,
Elia, sintesi di ogni profezia,
rivestiti di luce eterna
con lo sguardo rivolto
alla Croce del Golgota
emblema di dolore salvifico.
Sinai, Tabor, Golgota
a stupirsi della grazia divina
che penetra nel cuore ferito dell’uomo
e gli consegna la Bellezza della Vita
unico afflato che spinge verso l’alto
mani strette a quelle dei fratelli.
E dalla nube viene una voce.
Dio, eppure ancora nascosto,
in te, Gesù, proietta la sua ombra luminosa
su Pietro, Giacomo e Giovanni
Dimora, Tempio e Presenza
Shekinah da adorare in Spirito e Verità.
Come nel Giordano,
la voce del Padre diventa il tuo Volto splendente
che schiude il sordo orecchio
apre l’occhio spento
di noi tutti questuanti di luce
immersi in contemplazione silenziosa
nell’attesa di te, il Risorto.
✠ Don Pino
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