Hai scelto la carne, Signore,
corpo da abitare
umano e divino inscindibili
circolarità dell’amore
nutrimento
condivisione
come pane da spezzare
vino da inebriare.
Al tramonto del sole, Signore,
ristori le stanche membra
di infinite folle
affamate di te:
ti servi di altre mani
tendi le tue
nel fisico contatto
che genera vita.
Hai dato te stesso, Gesù,
come cibo
per essere da te
rigenerati
nella tua sostanza divina
seno fecondo
di vita eterna:
carne trasfigurata.
Continua a benedire, Gesù,
stesso pane impastato
adagiato sull’altare
profumo di Eterno
respiro di Dio
presenza tra gli uomini
soave sapore
da gustare e custodire.
✠ Don Pino
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