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Gesù, tenerezza del Padre,

ci sveli ciò che era in principio

e ci fai tua abitazione

come tenda non più di erranti

in cerca di pascoli erbosi

o di acque tranquille,

ma stabile dimora, per sempre.

 

In te, Gesù, si unisce il cielo alla terra,

Dio tende la mano all’uomo

per camminare con lui

e penetrare nel suo intimo

come abbraccio, riflesso divino,

dove la fame di vita

è pienamente placata.

 

Gesù, prima di ogni cosa,

Parola creatrice e incarnata

splendi vittorioso nelle tenebre

luce d’eterna luce

noi ti contempliamo

come amore infinito,

pienezza di grazia e di verità.

 

Tu, Signore infinito, ti sei fatto finito

per entrare nella storia dell’umanità

e rendi visibile la tua gloria

nel tuo corpo di uomo

come perenne epifania

da adorare con gioia:

intimità senza eguali.

 

Don Pino