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Desiderio di casa hai tu, Gesù,

tra viuzze polverose

e volti amici

cerchi il sorriso

e le braccia spalancate

di tua madre.

 

È sabato, giorno di riposo,

presiedi l’annuncio della Parola

stupisci e disorienti

nei grovigli dei perché.

È scandalo.

È disprezzo senza nome.

 

La cattiveria del giudizio

apre varchi a fiumi in piena:

sei figlio di Maria

senza nome paterno

solo carpentiere

di umile condizione.

 

Triste esperienza la tua, Signore!

Ti allontani senza rancore

con il cuore aperto

pronto ad accogliere 

chi si lascia incontrare

tra i vicoli del silenzioso dolore.

 

Vinci la superbia della carne, Gesù,

mostri la potenza divina

nella debolezza umana

fatta di angosce e tristezze

mentre la luce divina

avvolge la fragilità umana.

 

 Don Pino