Immerso in te, Signore,
contemplo la tua grandezza
nel vagito di un bimbo
inerme
accolto nella pienezza dell’amore
più di un dono
che, cresciuto
nel calore domestico,
ne condivide i luoghi.
Tu, mistero rivelato,
incontri gli occhi
di Maria e Giuseppe
pieni di luce,
la tua,
come ogni bimbo
accolto e amato
custodito e protetto.
Tu, Dio infante,
abiti la casa dell’uomo
nel ritmo dei gesti
degli sguardi,
ansiosi e sofferti
felici e gaudenti.
Tu, fonte inesauribile
nel cuore di ogni famiglia.
Tu, rivestito di umanità,
condividi ogni istante
del tempo che scorre
e rendi gli sposi
fonte d’amore
contro ogni tempesta
vittoriosi
su ogni fragilità.
Tu, famiglia di Nazareth,
entra nelle nostre
e aprici al divino
nella teologia casalinga
dei fasciatoi disfatti
fornelli accesi
giochi rumorosi
pianti e sorrisi.
✠ Don Pino
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