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Dalle strade in festa

all’orto degli ulivi,

dove il pianto

rompe il silenzio della notte,

sei prostrato, Signore

nei gemiti strozzati

negli sguardi persi

nel suono di sirene

e noi ancora ripetiamo: perché?

 

Perché, Signore, ancora?

Perché quel bacio fraterno

viola la tua dignità

come il nemico

carnefice di uomini

donne e bambini

ai bordi delle strade

nelle fosse senza croce?

 

Perché, Signore, il Getsemani?

Perché ancora bastoni e armi

nel buio della storia

strisciano viscidi e velenosi

e messaggi menzogneri

sono proclamati dai pulpiti

a te dedicati

ornati di pietre votive?

 

Perché, Gesù, ancora la Croce?

Perché sangue innocente

irriga la terra deserta

senza più vita

tra i labirinti delle città

che sfidano la tua altezza

per ritrovarsi macerie

cumuli di morte?

 

Perché, Gesù, sulla Croce accanto a te?

Ci sentiamo persi

e gridiamo al Padre il nostro smarrimento

restituiamo l’ultimo respiro

e ci apriamo alla sua misericordia

come grembo di pace

per generare nuova vita

in un mondo segnato dalla morte.

✠ Don Pino