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A Quito, in Ecuador, è in corso il 53° Congresso eucaristico internazionale. Da tutto il mondo 4.500 delegati, sui passi della «Fratelli tutti», per rimettere al centro il Sacramento del Corpo di Cristo.

Sono 4.500 i pellegrini di 40 nazionalità presenti in questi giorni a Quito per il 53° Congresso eucaristico internazionale: tra loro 22 rappresentanti della Chiesa italiana guidati da Antonio Giuseppe Caiazzo, presidente del Comitato per i Congressi eucaristici nazionali. Il gruppo più numeroso dopo i cinesi. Tanti anche i pellegrini dall’Australia dove si terrà il prossimo Congresso.

Un congresso eucaristico è «un mezzo per ravvivare nel popolo di Dio quella coscienza dell’Eucarestia come “fonte e culmine della vita ecclesiale”», ha sottolineato Francisco Ozoria Acosta, arcivescovo di Santo Domingo e primate d’America, ricordando la storia dei Congressi, eucaristici partita nel 1881 a Lille e poi cresciuta con gli incontri internazionali e, in parallelo, quelli nazionali (in Italia l’ultimo è stato a Matera nel 2022), oltre a quelli locali. continua