Matera - Chiesa di San Domenico
Collocazione geografico-ecclesiastica: Parrocchia S. Giovanni Battista – Matera
Tipologia e qualificazione: chiesa sussidiaria
Titolarità: Comune di Matera
Fondato nel 1230 dal Beato Nicola da Giovinazzo, discepolo dello stesso S. Domenico, il complesso comprendeva la chiesa di San Domenico ed il convento dei Padri Predicatori.
È collocato nella zona detta “dei Foggiali”, al di fuori dell’antico nucleo abitato della città.
Il convento fu abbandonato nell’Ottocento, in seguito alle leggi eversive che soppressero gli ordini religiosi, e da allora ha assunto differenti funzioni: sede della caserma prima e ufficio postale poi; mentre dal 1927 ad oggi è sede della Prefettura.
La facciata della chiesa, in stile romanico-pugliese, ha subito delle modifiche nel Seicento, in occasione della realizzazione dell’attuale copertura a botte, che sostituì quella originaria a capriate.
Arcate cieche e lesene fungono da elementi decorativi; al di sopra del portale architravato, datato 1661, è collocato un rosone di fattura duecentesca, raffigurante la ruota della fortuna; nel centro del rosone, vi è un cane con la fiaccola in bocca, che rappresenta l’ordine domenicano; al di sopra di esso è rappresentato l’Arcangelo Michele che uccide il drago.
L’interno, a croce latina con tre navate e transetto, è stato fortemente modificato nel 1744, anno in cui le pareti furono decorate a stucco e fu aggiunto il “Cappellone del Rosario”. Quest’ultimo, con pianta ottagonale e volta sferica, voluto dalla omonima confraternita, presenta elementi di notevole pregio, come l’arco di ingresso a tutto sesto e la statua della Madonna del Rosario che, come riporta un’iscrizione sul pilastro, salvò la città dalla peste, nel 1630.
Altre pregevoli opere artistiche sono la statua della Madonna col Bambino, posta in una nicchia vicino la cappella, del maestro Stefano da Putignano (1518), un tempo molto venerata a Matera; la tomba di Orazio Persio (1589-1649), famoso giureconsulto e scrittore materano, e la cappella della sua famiglia; le tele di Giovanni Donato Oppido (XVII secolo) e Vito Antonio Conversi (XVIII secolo).
Degno di nota è anche il bellissimo organo settecentesco, custodito nella cantoria, collocata sulla porta principale e realizzata tra il XVII e il XVIII secolo.
Indirizzo:
Via San Biagio - 75100 - Matera
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