Seleziona una pagina

30 ottobre 2024

 

Introduzione:

“Rimanete nel mio amore” è l’invito che Gesù fa ai propri amici poco prima che si consumi la sua Passione. Stasera lo rivolge a don Marco e a tutti noi qui presenti per ricordarci l’importanza di avere Lui come principio e fine di ogni nostra azione. Il Signore ci chiama in un modo del tutto unico e ci costituisce perché andiamo e portiamo frutto ma soltanto se ci lasciamo nutrire dal suo amore e modellare dallo Spirito possiamo restare fedeli al mandato ricevuto e ai suoi comandamenti.

Alla vigilia del suo ingresso come parroco della nostra parrocchia, desideriamo pregare per don Marco e per la nostra comunità affinché possiamo vivere un’amicizia profonda con Gesù, amicizia che ci permetta di fare nostri i suoi sentimenti e il suo modo di amare per essere, così, un cenacolo di apostoli capaci di portare al mondo frutti di pace, carità, misericordia, giustizia.

Ci disponiamo a vivere questo momento di preghiera cantando il canto d’ingresso.

Canto: NOI VENIAMO A TE

Saluto del celebrante

Celebrante. Nel nome del Padre, del Figlio e dello Spirito Santo.

Tutti. Amen.

Celebrante. Il Dio della speranza che ci riempie di ogni gioia e pace nella fede per la potenza dello Spirito Santo, sia con tutti voi.

Tutti. E con il tuo spirito.

1° MOMENTO: RIMANERE

Dal Vangelo secondo Giovanni (15, 4-5.9)

Rimanete in me e io in voi. Come il tralcio non può far frutto da se stesso se non rimane nella vite, così anche voi se non rimanete in me. Io sono la vite, voi i tralci. Come il Padre ha amato me, così anch’io ho amato voi. Rimanete nel mio amore.

Dall’Omelia di Papa Francesco a Venezia, 28 aprile 2024

Fratelli e sorelle, questo è ciò che conta: rimanere nel Signore, dimorare in Lui. E questo verbo – rimanere – non va interpretato come qualcosa di statico, come se volesse dirci di stare fermi, parcheggiati nella passività; in realtà, ci invita a metterci in movimento, perché rimanere nel Signore significa crescere; crescere nella relazione con Lui, dialogare con Lui, accogliere la sua Parola, seguirlo sulla strada del Regno di Dio. Perciò si tratta di metterci in cammino dietro a Lui: rimanere nel Signore e camminare, metterci in cammino dietro a Lui, lasciarci provocare dal suo Vangelo e diventare testimoni del suo amore.

Preghiera:

Gesù ci invita a rimanere in Lui; non ci costringe perché sa che il cambiamento nasce nella libertà, nasce a partire da un cuore che sperimenta l’amore gratuito e a quest’ultimo risponde con altrettanto amore. Ascoltiamo una riflessione di Padre Pedro Arrupe.

Innamorati!
Nulla è più importante che incontrare Dio.
Vale a dire, innamorarsi di Lui
in un modo definitivo e assoluto.
Ciò di cui ti innamori cattura la tua immaginazione,
e finisce per lasciare il suo segno su tutto.
Deciderà cosa ti farà alzare dal letto la mattina,
cosa farai nelle tue serate,
come trascorrerai i tuoi fine settimana,
cosa leggerai, chi conoscerai,
cosa ti spezzerà il cuore,
e ciò che ti inonda di amore e gratitudine.

Innamorati! Rimani nell’amore!
Tutto sarà diverso.

Pedro Arrupe, Sj

Gesto:

Contempliamo questa VITE che è radicata nell’amore del Padre e che da esso trae nutrimento e lo comunica a noi che siamo i suoi tralci.

Canto: DIO È AMORE

Invocazioni

Gesù è la vite, noi i tralci: senza di Lui non possiamo far nulla. Solo rimanendo uniti a Lui possiamo essere conduttori di una linfa vitale, segno di unità e comunione. Diciamo insieme: Nutrici con la Tua linfa, Signore.

L. Per don Marco affinché possa essere costantemente confortato dal tuo amore.

T. Nutrici con la Tua linfa, Signore.

L. L’essere radicato in Te, lo aiuti a non perdere la pace nei momenti di prova.

T. Nutrici con la Tua linfa, Signore.

L. Per la nostra comunità affinché possa coltivare una relazione intima con Te per poter essere feconda e testimoniare il tuo amore.

T. Nutrici con la Tua linfa, Signore.

2° MOMENTO: DISCERNERE

Dal Vangelo secondo Giovanni (15, 1-3)

Io sono la vera vite e il Padre mio è il vignaiolo. Ogni tralcio che in me non porta frutto, lo toglie e ogni tralcio che porta frutto, lo pota perché porti più frutto. Voi siete già mondi, per la parola che vi ho annunziato. 

Dall’esortazione apostolica “Gaudete et exultate” di Papa Francesco

La santità è fatta di apertura abituale alla trascendenza, che si esprime nella preghiera e nell’adorazione. Il santo è una persona dallo spirito orante, che ha bisogno di comunicare con Dio. (…) In tale silenzio è possibile discernere, alla luce dello Spirito, le vie di santità che il Signore ci propone. Diversamente, tutte le nostre decisioni potranno essere soltanto “decorazioni” che, invece di esaltare il Vangelo nella nostra vita, lo ricopriranno e lo soffocheranno. Per ogni discepolo è indispensabile stare con il Maestro, ascoltarlo, imparare da Lui, imparare sempre. Se non ascoltiamo, tutte le nostre parole saranno unicamente rumori che non servono a niente. (…) La lettura orante della Parola di Dio, più dolce del miele (cfr Sal 119,103) e «spada a doppio taglio» (Eb 4,12), ci permette di rimanere in ascolto del Maestro affinché sia lampada per i nostri passi, luce sul nostro cammino (cfr Sal 119,105). 

SALMO 24 (25):

Recitiamo a due cori il salmo 24. Iniziano coloro che sono a sinistra dell’altare.

Fammi conoscere, Signore, le tue vie,

insegnami i tuoi sentieri.

Guidami nella tua fedeltà e istruiscimi,

perché sei Tu il Dio della mia salvezza;

io spero in Te tutto il giorno.

Buono e retto è il Signore,

indica ai peccatori la via giusta;

 guida i poveri secondo giustizia,

insegna ai poveri la sua via.

Tutti i sentieri del Signore sono amore e fedeltà

per chi custodisce la sua alleanza e i suoi precetti.

I miei occhi sono sempre rivolti al Signore,

è lui che fa uscire dalla rete il mio piede.

Allarga il mio cuore angosciato,

liberami dagli affanni.

Vedi la mia povertà e la mia fatica

e perdona tutti i miei peccati

Gesto:

La preghiera, la lettura della Parola di Dio, l’accompagnamento spirituale ci permettono di eliminare tutto ciò che nella nostra vita non ci consente di amare come Gesù. Compiamo il gesto di tagliare i rametti secchi affinché i tralci possano portare più frutto.

Canto: COME TU MI VUOI

Invocazioni

Lo Spirito ci santifica e ci rende capaci di vivere la missione che ci è affidata all’interno della Chiesa. Diciamo insieme: Spirito Santo trasformaci affinché portiamo frutto

L. Per don Marco: possa essere esempio di misericordia e umiltà per tutti noi.

T. Spirito Santo trasformaci affinché portiamo frutto

L. Sappia discernere la Tua volontà e realizzarla senza timore.

T. Spirito Santo trasformaci affinché portiamo frutto

L. Per la nostra comunità: sappia essere aperta ai cambiamenti e collaborativa nella realizzazione dei Tuoi progetti.

T. Spirito Santo trasformaci affinché portiamo frutto

3° MOMENTO: PORTAR FRUTTO

Dal Vangelo secondo Giovanni (15, 5b.7-8)

Chi rimane in me e io in lui, fa molto frutto, perché senza di me non potete far nulla. Se rimanete in me e le mie parole rimangono in voi, chiedete quel che volete e vi sarà dato. In questo è glorificato il Padre mio: che portiate molto frutto e diventiate miei discepoli. Non voi avete scelto me, ma io ho scelto voi e vi ho costituiti perché andiate e portiate frutto e il vostro frutto rimanga; perché tutto quello che chiederete al Padre nel mio nome, ve lo conceda. 

Dall’Angelus di Papa Francesco del 2 maggio 2021

Non possiamo essere buoni cristiani se non rimaniamo in Gesù. E invece con Lui possiamo tutto (cfr Fil 4,13).

Ma anche Gesù, come la vite con i tralci, ha bisogno di noi. Forse ci sembra audace dire questo, e allora domandiamoci: in che senso Gesù ha bisogno di noi? Egli ha bisogno della nostra testimonianza. Il frutto che, come tralci, dobbiamo dare è la testimonianza della nostra vita cristiana. Dopo che Gesù è salito al Padre, è compito dei discepoli – è compito nostro – continuare ad annunciare il Vangelo, con la parola e con le opere. E i discepoli – noi, discepoli di Gesù – lo fanno testimoniando il suo amore: il frutto da portare è l’amore. Attaccati a Cristo, riceviamo i doni dello Spirito Santo, e così possiamo fare del bene al prossimo, fare del bene alla società, alla Chiesa. Dai frutti si riconosce l’albero. Una vita veramente cristiana dà testimonianza a Cristo.

Preghiera:

Recitiamo questa preghiera a due cori; inizia il coro a sinistra dell’altare.

Signore, tu conosci il mio cuore,

tu sai che il mio unico desiderio

è di donare agli altri

tutto quello che mi hai dato.

Insegnami dunque, Signore,

sotto l’ispirazione del tuo Spirito,

a consolare coloro che sono afflitti,

a ridare coraggio a quelli che non ne hanno a sufficienza,

a rialzare quelli che cadono,

a sentirmi debole con i deboli

e a farmi tutto a tutti.

Metti sulle mie labbra parole rette e giuste,

affinché cresciamo tutti nella fede,

nella speranza e nell’amore,

nella purezza e nell’umiltà,

nella pazienza e nell’obbedienza,

nel fervore dello spirito e del cuore.

Donami la luce

e le competenze di cui ho bisogno.

Aiutami a sostenere i timidi e i timorosi

e a venire in aiuto a tutti coloro che sono deboli.

Fa che sappia adattarmi

a ciascuno dei miei fratelli,

al suo carattere, alle sue disposizioni,

alle sue capacità come ai suoi limiti,

secondo i tempi e i luoghi,

come tu giudicherai bene che sia, Signore.

Gesto:

Apponiamo sui tralci alcuni grappoli d’UVA, simbolo di una pienezza di vita scaturita dall’abbandono fiducioso nelle mani del Padre.

Canto: SULLA TUA PAROLA

Invocazioni

La Vergine Maria, fidandosi delle parole dell’angelo e mettendo la propria vita nelle mani di Dio, è stata in grado di portare un frutto di salvezza per il mondo intero. Ci rivolgiamo a Lei dicendo: Donna del Magnificat aiutaci a portar frutto.

L. Affinché don Marco possa ascoltare attentamente le esigenze e le preoccupazioni del popolo a lui affidato.

T. Donna del Magnificat aiutaci a portar frutto.

L. Possa, egli, essere un pastore compassionevole e premuroso, pronto a portare conforto e speranza a coloro che soffrono.

T. Donna del Magnificat aiutaci a portar frutto.

L. Per la nostra comunità: guidata da don Marco, sappia proseguire nel proprio cammino di fede annunciando il Vangelo con gioia e testimoniandolo con la vita.

T. Donna del Magnificat aiutaci a portar frutto.

4° MOMENTO: AMARE

Dal Vangelo secondo Giovanni (15, 10-14)

Se osserverete i miei comandamenti, rimarrete nel mio amore, come io ho osservato i comandamenti del Padre mio e rimango nel suo amore. Questo vi ho detto perché la mia gioia sia in voi e la vostra gioia sia piena. Questo è il mio comandamento: che vi amiate gli uni gli altri, come io vi ho amati. Nessuno ha un amore più grande di questo: dare la vita per i propri amici. Voi siete miei amici, se farete ciò che io vi comando. 

Dal Regina Coeli di Papa Francesco, 10 maggio 2015

Gesù ci mostra la strada per seguirlo, la strada dell’amore. È una strada concreta, una strada che ci porta ad uscire da noi stessi per andare verso gli altri. Gesù ci ha mostrato che l’amore di Dio si attua nell’amore del prossimo. Tutti e due vanno insieme. Dunque, questa Parola del Signore ci chiama ad amarci gli uni gli altri, anche se non sempre ci capiamo, non sempre andiamo d’accordo… ma è proprio lì che si vede l’amore cristiano. Un amore che si manifesta anche se ci sono differenze di opinione o di carattere, ma l’amore è più grande di queste differenze! È questo l’amore che ci ha insegnato Gesù. È  un amore nuovo perché rinnovato da Gesù e dal suo Spirito. È un amore redento, liberato dall’egoismo. Un amore che dona al nostro cuore la gioia, come dice Gesù stesso: «Vi ho detto queste cose perché la mia gioia sia in voi e la vostra gioia sia piena» (v.11).

Dagli scritti di Annalena Tonelli, missionaria laica uccisa in Somalia il 5 ottobre del 2003:

Scelsi di essere per gli altri: i poveri, i sofferenti, gli abbandonati, i non amati che ero una bambina e così sono stata e confido di continuare a essere fino alla fine della mia vita.

Volevo seguire solo Gesù Cristo. Null’altro mi interessava così fortemente: LUI e i poveri in LUI. Per LUI feci una scelta di povertà radicale… anche se povera come un vero povero, i poveri di cui è piena ogni mia giornata, io non potrò essere mai.

Partii decisa a gridare il Vangelo con la vita. Trentatré anni dopo, grido il Vangelo con la mia sola vita e brucio dal desiderio di continuare a gridarlo così fino alla fine.

Nulla ci turbi e sempre avanti con DIO. La mia vita ha conosciuto tanti e poi tanti pericoli, ho rischiato la morte tante

e poi tante volte. E ne sono uscita con una convinzione incrollabile che ciò che conta è solo amare. Ed è allora che la nostra vita diventa degna di essere vissuta. Ed è allora che la nostra vita diventa bellezza, grazia, benedizione.

I poveri ci attendono. I modi del servizio sono infiniti e lasciati all’immaginazione di ciascuno di noi. Inventiamo… e vivremo nuovi cieli e nuova terra ogni giorno della nostra vita.

Gesto

Portiamo ai piedi dell’altare il VINO, simbolo del nostro essere chiamati ad amare fino a dare la vita per i nostri amici.

Canto: FRUTTO DELLA NOSTRA TERRA

Invocazioni

Dar la vita per i propri amici non richiede coraggio ma tanto amore. Ci rivolgiamo al Signore dicendo: Fortifica il nostro amore affinché possiamo farci vino.

L. Per don Marco affinché possa farsi tutto per tutti per non perdere nessuno di coloro che Tu gli affiderai.

T. Fortifica il nostro amore affinché possiamo farci vino.

L. Sappia compiere scelte scomode ma necessarie a garantire la realizzazione del Tuo Regno.

T. Fortifica il nostro amore affinché possiamo farci vino.

L. Per tutti noi affinché la nostra fede non si riduca solamente ad una devozione personale ma sappia condurci a gesti di carità e accoglienza verso i più bisognosi.

T. Fortifica il nostro amore affinché possiamo farci vino.

Breve riflessione del SACERDOTE

Sac. Preghiamo insieme con le parole che Gesù ci ha insegnato: Padre Nostro…

Sac. O Padre, che in Cristo tuo Figlio ci ha offerto il modello del vero Pastore che dà la vita per il suo gregge, fa’ che la nostra Chiesa ascolti sempre la tua voce e cresca per mezzo dello tuo Spirito in vera comunione e generoso servizio ai fratelli. Per Cristo nostro Signore.

T. Amen.

Spiegazione del regalo finale (IMMA)

Benedizione finale

Sac: Dio onnipotente e misericordioso vi protegga e vi dia il dono della vera sapienza, apportatrice di salvezza.

T: Amen.

Sac: Vi illumini sempre con gli insegnamenti della fede e vi aiuti a perseverare nel bene.

T: Amen.

Sac: Vi mostri la via della verità e della pace e guidi i vostri passi nel cammino verso la vita eterna.

T: Amen.

Sac: E la benedizione di Dio onnipotente Padre e Figlio e Spirito Santo, discenda su voi e con voi rimanga sempre.

T: Amen.

Canto finale: APOSTOLI DI GIOIA