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Maria della Bruna, dal punto più alto della tua città,

scruti e conosci ognuno dei figli materani

accompagnandoli nel cammino della vita

affinché non siano contagiati dal virus letale

della divisione, dell’egoismo, della discordia.

Suscita in ognuno sentimenti di saggezza e coraggio

affinché cresca il senso della corresponsabilità,

l’amore verso la giustizia, la solidarietà e la condivisione:

ognuno sia pronto a lavorare per il bene comune.

 

Maria della Bruna, Arca della nuova Alleanza,

in quest’anno di particolare sofferenza,

ascolta il grido del tuo popolo fedele

e ottienici di guardare fiduciosi avanti

con animo desto e pronto a lavorare insieme,

come lievito che fermenta la pasta del futuro

e gustare la fragranza del pane quotidiano,

il profumo che inebria e contagia la vita di tutti.

 

Maria della Bruna, presenza di Gesù in mezzo a noi,

ancora una volta ti affidiamo le nostre famiglie

soprattutto quelle lacerate da discordie e incomprensioni;

l’innocenza dei bambini spesso turbata

dall’incomprensibile atteggiamento di noi adulti,

i giovani che gridano a te la loro solitudine

e i tradimenti subiti che spengono i loro sogni:

abbiamo bisogno di loro per costruire un mondo migliore,

per riaccendere la speranza che comunica vita

con lo slancio generoso che connota la loro esistenza

e la voglia di cambiamento.

 

Maria della Bruna, Madre di Dio e Madre nostra,

aiutaci ad essere adulti nella vita e nella fede

per sostenere i nostri figli a crescere in famiglia,

nella Chiesa, nella scuola, nella vita civile,

con lo spirito di chi è cosciente

che nessuno è padrone della vita dell’altro

ma custodi capaci di insegnare a volare alto.

Donaci lo spirito dell’amore e del servizio

verso chi è solo, avanti negli anni, ammalato:

nessuno sfugga i luoghi della sofferenza,

tutti capaci di riaccendere il sorriso altrui.

 

Maria della Bruna, Donna in cammino per le strade di Matera,

a te affidiamo quanti ci governano,

le autorità civili e militari,

nelle tue mani mettiamo quanti curano i corpi,

nel tuo Cuore Immacolato poniamo i nostri sacerdoti,

i religiosi e le religiose,

ai tuoi piedi poniamo quanti faticano in questo momento

a far ripartire le loro attività,

chi ha perso il lavoro,

ogni uomo piagato nel corpo e nello spirito.

Dona a tutti la gioia di accogliere i turisti

come fratelli che ci aiutano a ripartire

e non stranieri dei quali approfittare.

 

Benedici questa città che è tua:

sei per sempre la nostra Madre e Regina.

Così sia.

 Don Pino