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 28 MAGGIO 2024 – PARROCCHIA “SAN GIACOMO

Introduzione: La vocazione è il progetto che Dio ha pensato perché ognuno di noi arrivasse alla sua pienezza. Essa nasce da un incontro con Dio, da una voce che il Signore può rivolgere a ciascuno di noi. Se apriamo il nostro cuore all’ascolto della Sua Parola riusciamo ad entrare nella profondità dell’amore di Dio e a riconoscere quello che è il suo progetto per noi. È ciò che vivono i giovani chiamati al sacerdozio o alla vita consacrata, ciò che vivono due giovani fidanzati nel momento in cui sentono la vocazione al matrimonio e scelgono di vivere l’amore coniugale come segno sacramentale. E ancora, è ciò che sono chiamati a vivere i laici nel momento in cui Dio li chiama a qualcosa di più grande, chiede loro di andare oltre, di rischiare e mettersi in gioco con coraggio per realizzare e far crescere il suo Regno testimoniando il Suo Amore. Questa sera la nostra comunità è raccolta in preghiera per Giuseppe, chiamato da Dio ad essere testimone della Sua Parola e del Suo Amore. Vogliamo accompagnarlo nel suo percorso vocazionale perché con coraggio possa dire il suo “eccomi” a Dio Padre. Ci disponiamo a vivere questo momento di preghiera cantando insieme il canto d’ingresso.

Canto d’ingresso: INCONTRARE TE

Saluto del celebrante

Celebrante. Nel nome del Padre, del Figlio e dello Spirito Santo.

Tutti. Amen.

Celebrante. Il Dio della speranza che ci riempie di ogni gioia e pace nella fede per la potenza dello Spirito Santo, sia con tutti voi.

Tutti. E con il tuo spirito.

1° MOMENTO

 DAL BUIO ALLA LUCE: LA VOCAZIONE

 Dal Primo libro di Samuele (3,1-12)

 Il giovane Samuele continuava a servire il Signore sotto la guida di Eli. La parola del Signore era rara in quei giorni, le visioni non erano frequenti. In quel tempo Eli stava riposando in casa, perché i suoi occhi cominciavano a indebolirsi e non riusciva più a vedere. La lampada di Dio non era ancora spenta e Samuele era coricato nel tempio del Signore, dove si trovava l’arca di Dio. Allora il Signore chiamò: «Samuele!» e quegli rispose: «Eccomi», poi corse da Eli e gli disse: «Mi hai chiamato, eccomi!». Egli rispose: «Non ti ho chiamato, torna a dormire!». Tornò e si mise a dormire. Ma il Signore chiamò di nuovo: «Samuele!» e Samuele, alzatosi, corse da Eli dicendo: «Mi hai chiamato, eccomi!». Ma quegli rispose di nuovo: «Non ti ho chiamato, figlio mio, torna a dormire!». In realtà Samuele fino allora non aveva ancora conosciuto il Signore, né gli era stata ancora rivelata la parola del Signore. Il Signore tornò a chiamare: «Samuele!» per la terza volta; questi si alzò ancora e corse da Eli dicendo: «Mi hai chiamato, eccomi!». Allora Eli comprese che il Signore chiamava il giovinetto.  Eli disse a Samuele: «Vattene a dormire e, se ti si chiamerà ancora, dirai: Parla, Signore, perché il tuo servo ti ascolta». Samuele andò a coricarsi al suo posto. Venne il Signore, stette di nuovo accanto a lui e lo chiamò ancora come le altre volte: «Samuele, Samuele!». Samuele rispose subito: «Parla, perché il tuo servo ti ascolta».

Dal Messaggio Del Santo Padre Francesco per la 56ª Giornata Mondiale di preghiera per le vocazioni

La vocazione è oggi! La missione cristiana è per il presente! E ciascuno di noi è chiamato – alla vita laicale nel matrimonio, a quella sacerdotale nel ministero ordinato, o a quella di speciale consacrazione – per diventare testimone del Signore, qui e ora. Il Signore continua oggi a chiamare a seguirlo. Non dobbiamo aspettare di essere perfetti per rispondere il nostro generoso “eccomi”, né spaventarci dei nostri limiti e dei nostri peccati, ma accogliere con cuore aperto la voce del Signore. Ascoltarla, discernere la nostra missione personale nella Chiesa e nel mondo, e infine viverla nell’oggi che Dio ci dona.

Preghiera: recitiamo la preghiera di San Giovanni Paolo II a due cori. La prima parte sarà letta dal lettore; la seconda parte dall’assemblea.

Padre santo, guarda questa nostra umanità.

La sua vita è segnata ancora fortemente

dall’odio, dalla violenza, dall’oppressione,

ma la fame di giustizia, di verità e di grazia

trova ancora spazio nel cuore di tanti,

che attendono chi porti la salvezza,

operata da Te per mezzo del tuo Figlio Gesù.

C’è bisogno di araldi coraggiosi del Vangelo,

di servi generosi dell’umanità sofferente.

Manda alla tua Chiesa, ti preghiamo,

presbiteri santi, che santifichino il tuo popolo

con gli strumenti della tua grazia.

Manda numerosi consacrati e consacrate,

che mostrino la tua santità in mezzo al mondo.

Manda nella tua vigna operai santi, che operino con l’ardore della

carità e, spinti dal tuo Santo Spirito,

portino la salvezza di Cristo

fino agli estremi confini della terra. Amen

Invocazioni: Il Signoreci chiama continuamente ma a volte preferiamo continuare a dormire adagiati sulle nostre comodità. Quando però, come Samuele, ci mettiamo in ascolto della Sua Parola, ecco che una luce nuova illumina la nostra esistenza e tutto ciò che ci circonda. Chiediamo di poter ricevere ed accogliere questa grazia dicendo assieme: Dona la tua luce, o Signore.

– Affinché Giuseppe possa avere un cuore e una coscienza vigili, capaci di riconoscere la Tua voce in ogni circostanza della sua vita

– Affinché possa essere nel mondo senza essere del mondo

– Affinché possa abbandonare le proprie sicurezze e lasciarsi stravolgere la vita dalla Tua Parola

Canto: COME TU MI VUOI

2° MOMENTO

IN CAMMINO: VOCAZIONE AL MATRIMONIO

Dal libro di Tobìa (8, 4b-8)

[La sera delle nozze] Tobìa si alzò dal letto e disse a Sara: «Sorella, alzati! Preghiamo e domandiamo al Signore che ci dia grazia e salvezza». Essa si alzò e si misero a pregare e a chiedere che venisse su di loro la salvezza, dicendo: «Benedetto sei tu, Dio dei nostri padri, e benedetto per tutte le generazioni è il tuo nome! Ti benedicano i cieli e tutte le creature per tutti i secoli! Tu hai creato Adamo e hai creato Eva sua moglie, perché gli fosse di aiuto e di sostegno. Da loro due nacque tutto il genere umano. Tu hai detto: non è cosa buona che l’uomo resti solo; facciamogli un aiuto simile a lui. Ora non per lussuria io prendo questa mia parente, ma con rettitudine d’intenzione. Degnati di aver misericordia di me e di lei e di farci giungere insieme alla vecchiaia». E dissero insieme: «Amen, amen!»

Dall’esortazione apostolica Amoris Laetitia di Papa Francesco

Ogni matrimonio è una “storia di salvezza”, e questo suppone che si parta da una fragilità che, grazie al dono di Dio e a una risposta creativa e generosa, via via lascia spazio a una realtà sempre più solida e preziosa. La missione forse più grande di un uomo e una donna nell’amore è questa: rendersi a vicenda più uomo e più donna. Far crescere è aiutare l’altro a modellarsi nella sua propria identità. Per questo l’amore è artigianale. Quando si legge il passo della Bibbia sulla creazione dell’uomo e della donna, si osserva prima Dio che plasma l’uomo, poi si accorge che manca qualcosa di essenziale e plasma la donna, e allora vede la sorpresa dell’uomo: “Ah, ora si, questa sì!”. L’amore fa sì che uno aspetti l’altro ed eserciti la pazienza propria dell’artigiano che è stata ereditata da Dio.  

Salmo: Recitiamo a due cori il salmo 127. Iniziano coloro che sono a sinistra dell’altare.

Beato l’uomo che teme il Signore

e cammina nelle sue vie.

Vivrai del lavoro delle tue mani,

sarai felice e godrai d’ogni bene.

La tua sposa come vite feconda

nell’intimità della tua casa;

i tuoi figli come virgulti d’ulivo

intorno alla tua mensa.

Così sarà benedetto l’uomo che teme il Signore,

Ti benedica il Signore da Sion!

Possa tu vedere la prosperità di Gerusalemme

per tutti i giorni della tua vita.

Invocazioni: Il matrimonio conferisce agli sposi la grazia necessaria per raggiungere la santità nella vita coniugale. Preghiamo dicendo: Ascoltaci, o Padre

– Affinché Giuseppe e Luisa si impegnino a vivere la loro vocazione sull’esempio dell’amore di Cristo per la Chiesa

– Affinché, radicati sulla Roccia, possano costruire una casa che accolga quanti cercano rifugio e calore

– Affinché le coppie in crisi riscoprano la grazia ricevuta nel giorno del loro matrimonio

Canto: DIO È AMORE

3° MOMENTO

DIO CHIAMA ANCORA: IL DISCERNIMENTO

Dal Vangelo di Marco (14,32-36 32)

Giunsero intanto a un podere chiamato Getsèmani, ed egli disse ai suoi discepoli: «Sedetevi qui, mentre io prego». Prese con sé Pietro, Giacomo e Giovanni e cominciò a sentire paura e angoscia. Gesù disse loro: «La mia anima è triste fino alla morte. Restate qui e vegliate». Poi, andato un po’ innanzi, si gettò a terra e pregava che, se fosse possibile, passasse da lui quell’ora. E diceva: «Abbà, Padre! Tutto è possibile a te, allontana da me questo calice! Però non ciò che io voglio, ma ciò che vuoi tu».

Dall’Udienza Generale di Papa Francesco del 28 settembre 2022

La preghiera è un aiuto indispensabile per il discernimento spirituale, soprattutto quando coinvolge gli affetti, consentendo di rivolgerci a Dio con semplicità e familiarità, come si parla a un amico. È saper andare oltre i pensieri, entrare in intimità con il Signore, con una spontaneità affettuosa. Il segreto della vita dei santi è la familiarità e confidenza con Dio, che cresce in loro e rende sempre più facile riconoscere quello che a Lui è gradito. La preghiera vera è familiarità e confidenza con Dio. (…) Questa familiarità vince la paura o il dubbio che la sua volontà non sia per il nostro bene, una tentazione che a volte attraversa i nostri pensieri e rende il cuore inquieto e incerto o amaro, pure. Il discernimento non pretende una certezza assoluta – non è chimicamente un puro metodo, perché riguarda la vita, e la vita non è sempre logica, presenta molti aspetti che non si lasciano racchiudere in una sola categoria di pensiero.

SALMO: recitiamo assieme il salmo 119

 La mia vita è incollata alla polvere:
fammi vivere secondo la tua parola.
 Ti ho manifestato le mie vie e tu mi hai risposto;
insegnami i tuoi decreti.
Fammi conoscere la via dei tuoi precetti
e mediterò le tue meraviglie.
 Io piango lacrime di tristezza;
fammi rialzare secondo la tua parola.
Tieni lontana da me la via della menzogna,
donami la grazia della tua legge.
Ho scelto la via della fedeltà,
mi sono proposto i tuoi giudizi.
 Ho aderito ai tuoi insegnamenti:
Signore, che io non debba vergognarmi.
 Corro sulla via dei tuoi comandi,
perché hai allargato il mio cuore.

Invocazioni: Il discernimento non è un qualcosa che si fa una volta per tutte ma è un processo continuo, che dura tutta la vita. In questo cammino siamo guidati e sostenuti dal Paraclito per questo preghiamo dicendo: donagli il tuo Santo Spirito, Signore

–    Perché Giuseppe possa trarre forza e pace dalla preghiera

–    Perché le difficoltà non ostacolino il suo cammino verso di Te

–     Perché entri in intimità profonda con Te per poter discernere il Tuo volere

Canto: TI SEGUIRÒ

4° MOMENTO

IL SÌ A DIO

Dal Vangelo secondo Luca (1,26-38)

Nel sesto mese, l’angelo Gabriele fu mandato da Dio in una città della Galilea, chiamata Nazaret, a una vergine, promessa sposa di un uomo della casa di Davide, chiamato Giuseppe. La vergine si chiamava Maria.  Entrando da lei, disse: «Ti saluto, o piena di grazia, il Signore è con te». A queste parole ella rimase turbata e si domandava che senso avesse un tale saluto.  L’angelo le disse: «Non temere, Maria, perché hai trovato grazia presso Dio.  Ecco concepirai un figlio, lo darai alla luce e lo chiamerai Gesù.  Sarà grande e chiamato Figlio dell’Altissimo; il Signore Dio gli darà il trono di Davide suo padre e regnerà per sempre sulla casa di Giacobbe e il suo regno non avrà fine».

Allora Maria disse all’angelo: «Come è possibile? Non conosco uomo».  Le rispose l’angelo: «Lo Spirito Santo scenderà su di te, su te stenderà la sua ombra la potenza dell’Altissimo. Colui che nascerà sarà dunque santo e chiamato Figlio di Dio.  Vedi: anche Elisabetta, tua parente, nella sua vecchiaia, ha concepito un figlio e questo è il sesto mese per lei, che tutti dicevano sterile:nulla è impossibile a Dio». Allora Maria disse: «Eccomi, sono la serva del Signore, avvenga di me quello che hai detto». E l’angelo partì da lei.

Dall’omelia di Papa Francesco del 4 aprile 2016

Dio ricrea, come all’inizio, con un ‘sì’ (…) e ora con questo ‘sì’, più meravigliosamente ricrea il mondo, ricrea tutti noi. È il ‘sì’ di Dio che ci santifica, che ci fa andare avanti in Gesù Cristo. Domandiamoci se siamo uomini del sì o guardiamo dall’altra parte per non rispondere. Che il Signore ci dia la grazia di entrare in questa strada di uomini e donne che hanno saputo dire il sì.

Preghiera: Recitiamo insieme questa preghiera di San Charles de Foucauld

Padre mio,

io mi abbandono a te,
fa di me ciò che ti piace.
Qualunque cosa tu faccia di me
Ti ringrazio.
Sono pronto a tutto, accetto tutto.
La tua volontà si compia in me,
in tutte le tue creature.
Non desidero altro, mio Dio.
Affido l’anima mia alle tue mani
Te la dono mio Dio,
con tutto l’amore del mio cuore
perché ti amo,
ed è un bisogno del mio amore
di donarmi
di pormi nelle tue mani senza riserve
con infinita fiducia
perché Tu sei mio Padre.

Invocazioni: “Nulla è impossibile a Dio”. Lo sa bene Giuseppe che in questi anni ha potuto sperimentare la grandezza del Suo amore che sempre ci precede donandoci ciò di cui abbiamo realmente bisogno per proseguire il nostro cammino di santità. Per questo ci rivolgiamo al Padre dicendo insieme: grazie, o Signore

– Per Giuseppe chiamato a testimoniare con coraggio il suo sì a Te

– Per i tanti “Eli” di cui ti sei servito per condurlo a Te

– Per la sua famiglia, parte integrante di questo Tuo disegno di santità

Canto: MAGNIFICAT

Breve riflessione del sacerdote

Sac: Raccogliamo ora ogni nostra Preghiera nella Preghiera che Gesù ci ha insegnato:

T: Padre Nostro

Sac: Padre santo, che nel misericordioso disegno della redenzione hai scelto la Vergine Maria, umile tua serva, come madre e cooperatrice del Cristo, fa’ che volgendo a lei il nostro sguardo, ti serviamo con totale dedizione e che il nostro fratello Giuseppe che consacri con il tuo Spirito custodito dalla Vergine sia testimone autentico della tua carità. Per il nostro Signore Gesù Cristo…

T: Amen

Benedizione finale

Sac: Dio onnipotente e misericordioso vi protegga e vi dia il dono della vera sapienza, apportatrice di salvezza.

T: Amen.

Sac: Vi illumini sempre con gli insegnamenti della fede e vi aiuti a perseverare nel bene.

T: Amen.

Sac: Vi mostri la via della verità e della pace e guidi i vostri passi nel cammino verso la vita eterna.

T: Amen.

Sac: E la benedizione di Dio onnipotente Padre e Figlio e Spirito Santo, discenda su voi e con voi rimanga sempre.

T: Amen.

Canto finale: SULLA TUA PAROLA