Scaduto il tempo della carne
per dare vita,
hai steso la tua mano, Signore,
rendendola gravida:
dono stupendo da stringere
fra braccia segnate da rughe
mentre la fioca voce
innalza a te la lode,
fonte e compimento di ogni cosa.
Quel figlio, unico figlio,
del tuo servo, o Signore,
nell’ora dell’offerta
sale sul monte
come il tuo Figlio, Gesù,
senza perdere la certezza:
tu provvedi sempre
a diradare il buio della morte
con fasci di luce.
Fede di Abramo e di Sara
cresce nel segreto
come germoglio
che si schiude
e riempie di colori
anche i rami spogli
dell’autunno già da tempo trascorso
che lascia spazio alla primavera
profumo di vittoria.
Tu, Dio, rivelazione perenne
su ogni monte della storia
trasfiguri nella luce del tuo Cristo
ogni uomo
figlio di un mondo che geme
e ridoni la forza
per salire verso altre cime
perché la discesa a valle
sia sostenuta dall’amor tuo.
Simbolo della tua risurrezione
incanta i tuoi discepoli, Gesù,
i loro incerti passi
diventano danza
che genera vita nuova
linfa che scorre
luce che cancella
ogni dubbio
fino ad infiammare di Te il cuore.
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