Mons. Caiazzo: Benvenuti a Matera, città del pane
A voi tutti, provenienti dalle Chiese sorelle d’Italia, dico con S. Paolo “Grazia a voi e pace da Dio Padre nostro e dal Signore Gesù Cristo”! Benvenuti a Matera, conosciuta come la città dei Sassi, come una delle città più antica del mondo con circa 10.000 anni di storia.
Ma soprattutto vi dico: Benvenuti nella città di “Maria” e della “Visitazione”, che veneriamo sotto il dolce titolo di Madonna della Bruna. Siamo, oggi, invitati alla scuola di Maria, Donna “Eucaristica” per scoprire quanto intimo sia il rapporto che esiste tra Chiesa ed Eucaristia. Maria è Madre e modello della Chiesa.
Benvenuti nella città del “pane trinitario e cristologico”. Matera, infatti, ha una tradizione di panificazione che nel corso dei secoli ha sempre più sviluppato, affermandosi come città del pane, sviluppando una particolare teologia nella semplicità dei gesti e dei segni. Non a caso ogni fetta del pane tradizionale ha la forma del cuore. Un cuore che si dilata, si fa cibo, esattamente come Dio Trinità.
Benvenuti nella città dell’”acqua”. Uno dei motivi che ha portato l’UNESCO a inserire Matera nel patrimonio dei Beni dell’Umanità nel 1993 è stata l’attenzione verso il sofisticato, intricato e ingegnoso sistema di raccolta e distribuzione delle acque piovane e sorgive. Interessanti sono le cisterne enormi realizzate in diversi punti della città. Al centro di tutto ciò c’è sempre stata la persona sempre più valorizzata in quanto immagine e somiglianza di Dio.
Benvenuti nella città del “Vicinato”. Tra i Sassi si è sviluppata la micro aggregazione con più famiglie che avevano le loro case-grotta in una forma urbana attorno ad piccolo largo. Ogni famiglia era di aiuto e sostegno all’altra: il bene comune superava quello personale, la solidarietà allontanava ogni forma di egoismo. Di domenica, per vivere il senso della festa e partecipare alla S. Messa, si usciva dalle proprie case sempre con il vestito più bello.
Benvenuti a Matera Città “Madre” del “XXVII Congresso Eucaristico Nazionale”. Tra i tanti significati di Matera c’è anche quello di Madre. Maria, Madre del Verbo Divino incarnato nel suo seno, è lei la prima ad adorare la presenza di Dio che si è fatto carne, divenendo non solo il Modello ma anche la Madre della Chiesa.
Da Matera, tornando al gusto del pane eucaristico, intendiamo tornare al gusto della vita. Chi vive l’Eucaristia apre gli occhi, si lascia ardere il cuore e torna in cammino come i discepoli di Emmaus, riconoscendo il Signore risorto per costruire ponti di umanità, tracciando sentieri di pace, bandendo con le scelte di vita ogni forma di individualismo e di chiusura. Chi vive l’Eucaristia tesse relazioni di fraternità bandendo ogni forma di guerra, soprattutto quella del grano, quindi del pane, quella energetica. Da Matera, spezzando il pane eucaristico e adorando la presenza reale di Gesù Cristo, vogliamo dire a tutti che il contrario dello scontro è esattamente l’incontro, la mano tesa nell’atto, non solo di accogliere, ma anche di sostenere e appoggiarsi.
Benvenuti a Matera e buon Congresso Eucaristico.
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