Seleziona una pagina

Matera - Parrocchia Maria Madre della Chiesa


Chiesa parrocchiale

La parrocchia “Maria Madre della Chiesa” sorge nel quartiere di Serra Rifusa, periferia nord di Matera. All’inizio dell’attività pastorale (1977) il quartiere era tutto un cantiere in costruzione con poche famiglie già insediate. Un crescente sviluppo urbanistico tuttora in corso, che include nei confini parrocchiali i nuovi rioni di Aquarium, Arco e Giada, ha portato alla popolazione attuale di circa 9.000 abitanti.

Il decreto di istituzione canonica della parrocchia fu firmato dall’Arcivescovo Mons. Michele Giordano (poi Cardinale di Napoli) in data 1° novembre 1978. Primo parroco è stato don Domenico Morelli (don Mimì), che ha esercitato il suo ministero dal 1977 al 2006, coadiuvato, dal 1989, da Don Luigi Galante (don Gino).

Il primo luogo di culto fu un piccolo garage a ridosso di Via dei Messapi. La prima Messa vi fu celebrata nel giorno dell’Epifania del 1978 con un piccolo gruppo di persone, in un clima di festa allietato anche da bambini che giocavano con i giocattoli ricevuti dalla befana, mentre fuori fioccava la neve. Dopo circa un anno, fu ricavato un luogo di culto più grande, per concessione dell’Istituto Case Popolari, murando un porticato sotto le case popolari in Via dei Sanniti.

Nel 1984 fu inaugurato un complesso di locali parrocchiali (salone e aule catechistiche), primo lotto della realizzazione di un progetto organico dell’intero complesso parrocchiale; ma ben presto quei locali si rivelarono fatiscenti per la fragilità delle fondazioni. Si decise perciò di procedere alla loro demolizione, avvenuta nell’estate del 2001.

Nel frattempo era stata posta la prima pietra (1994) ed erano cominciati i lavori di costruzione dell’attuale complesso parrocchiale, elaborato dall’architetto Gaetano Linguiti e messo in opera da due imprese successive: le fondamenta della chiesa furono gettate dall’Impresa Eustachio Di Marzio, il completamento della chiesa e la costruzione dei nuovi locali pastorali sono stati realizzati dall’Impresa Intercantieri di Antonio Padula.

Il titolo della parrocchia “Maria Madre della Chiesa”, ispirato al Concilio Vaticano II, è rappresentato nella planimetria della chiesa stessa, che, vista dall’alto, ha la forma di una M arrotondata ed è anche scolpito su un blocco di tufo incastonato sul lato interno dell’altare. Questo blocco fu benedetto da Papa Giovanni Paolo II in occasione della sua Visita Pastorale nella città di Matera il 27 aprile 1991. Sullo stesso lato interno dell’altare è stata incastonata anche una piccola pietra proveniente dal Santo Sepolcro di Gerusalemme.

Il solenne rito della Dedicazione fu officiato dall’Arcivescovo Mons. Antonio Ciliberti il 7 gennaio 2001, alla chiusura del Grande Giubileo dell’Anno 2000.

Il titolo “Maria Madre della Chiesa” ha ispirato fin dall’inizio l’obiettivo e lo stile pastorale della nascente comunità parrocchiale: favoriti dalla iniziale mancanza di locali pastorali, si pensò di costruire subito la Chiesa viva, quella fatta non di mattoni, ma di pietre vive, di persone, nello spirito conciliare della Chiesa-comunione. Infatti, prima ancora di trovare quel garage come prima sede parrocchiale, alcuni laici avevano già cominciato ad incontrarsi col parroco per meditare e vivere insieme la Parola di Dio, e a due a due con grande entusiasmo andavano porta a porta a dare il benvenuto alle famiglie che man mano venivano ad abitare nel nuovo quartiere, partecipando anche alle loro gioie e ai loro lutti.  Questo “bussare alle porte” e “dare il benvenuto” consentì, nel giro di poco tempo, di coinvolgere persone e famiglie, e creare uno “spirito di famiglia” attorno alla parrocchia. Fu possibile così avviare pian piano corsi di catechismo, attività caritative, presenze di volontariato nel Brancaccio, iniziative di quartiere per chiedere alle istituzioni scuole e servizi, mentre prendevano corpo gli organismi di partecipazione: Consiglio Pastorale, Consiglio per gli Affari Economici, Gruppo Catechisti, Gruppo Caritas. E, come rami di un albero crescente, spuntarono presto anche gruppi giovanili, gruppi di famiglie, volontariato vincenziano, ecc.

Il terremoto del 1980 fu un banco di prova della neonata comunità parrocchiale, che mostrò di essere ormai un corpo vivo e stabile. Infatti tutti gli operatori pastorali della parrocchia, insieme con altre persone di buona volontà, si misero a disposizione di un folto gruppo di terremotati di Balvano, prevalentemente anziani e malati, ospitati e curati nella casa di riposo Brancaccio. Fu davvero una gara d’amore, con prestazioni di ogni tipo, con turni di presenza diurni e anche notturni, con particolare attenzione ai non autosufficienti. Una pagina storica indimenticabile! Tra i volontari intervenuti a favore dei terremotati c’erano anche alcuni membri della Comunità Evangelica Battista. Fu la prima occasione di un rapporto ecumenico che si è consolidato e sviluppato negli anni successivi, con momenti di preghiera comune e con reciproci inviti a iniziative di solidarietà o anche di tipo artistico e culturale.

“Scintilla ispiratrice” di tutta la vita parrocchiale fin dagli inizi è stata quella “spiritualità della comunione” che Papa Giovanni Paolo II proporrà poi a tutta la Chiesa come “la sfida del nuovo millennio” affinché essa diventi “la casa e la scuola della comunione”. In effetti tutte le attività formative e pastorali svolte in parrocchia hanno sempre avuto come principio ispiratore e come obiettivo finale il testamento di Gesù: “Che tutti siano uno, perché il mondo creda” e cioè l’unità (“tutti uno”) come criterio di credibilità pastorale (“perché il mondo creda”). Anche un’altra frase del vangelo è stata costante punto di riferimento della vita della comunità: “Chi ascolta voi ascolta me”, parole dette da Gesù agli apostoli e che valgono nei confronti dei nostri vescovi. Di qui una indiscussa comunione col vescovo, partecipando sempre agli incontri diocesani e attuando le linee pastorali che di volta in volta venivano date alla diocesi.

La “spiritualità dell’unità” del Movimento dei Focolari, per la sua particolare sintonia con la “spiritualità della comunione” proposta da Giovanni Paolo II e per la sua aderenza al cammino parrocchiale e diocesano, è stata anch’essa fonte feconda di ispirazione sia per i parroci che per vari parrocchiani aderenti al Movimento stesso, i quali, operando in modo discreto in seno alla comunità, si sono fatti promotori di unità non solo con la loro pronta disponibilità ad ogni esigenza parrocchiale, ma innanzitutto curando rapporti personali e svolgendo a volte anche opera di pacificazione nelle famiglie, avendo come base di formazione personale e come strumento di evangelizzazione, personale e di gruppo, la Parola di Vita proposta mensilmente dallo stesso Movimento.

La spiritualità della comunione, quasi “vocazione” della parrocchia ad essere artefice di comunione, è ricordata, “ad perpetuam rei memoriam”, nell’epigrafe incisa su marmo all’interno della chiesa a ricordo del giorno della Dedicazione: “O Maria Madre della Chiesa, fa’ che questo tempio a te dedicato sia casa e scuola di comunione per le future generazioni”.

In data 10 settembre 2006, il parroco don Mimì Morelli e il vicario parrocchiale don Gino Galante hanno cessato il loro ministero in questa parrocchia perché trasferiti insieme nella parrocchia San Pio X in Matera.  Il 16 settembre 2006 è stato nominato parroco Mons. Filippo Lombardi, che si è prodigato per l’evangelizzazione del giovane quartiere in via di espansione.

In questo periodo si sono alternati come vicari parrocchiali: Don Nicola Gurrado dal 31 agosto 2009 all’11 settembre 2014; Don Bruno Buonamassa dal 18 novembre 2010 al 2 dicembre 2013; Don Donato Dell’Osso dal 12 settembre 2014 al 30 settembre 2020.

Il 30 settembre 2020 Mons. Lombardi è nominato parroco di S. Giovanni Bosco in Marconia di Pisticci.

Dal 1° ottobre 2020, il Vicario parrocchiale in carica diventa parroco, affiancato dal Diacono Don Marco Di Lucca, nominato Vicario parrocchiale il 10 maggio 2021.




Indirizzo:

Via dei Dauni, 20 - 75100 - Matera

Telefono:

0835 1856406

Fax:

Email:

mariamadredellachiesa@chiesadimaterairsina.it

Sito web:

http://www.parrocchiamariamadredellachiesa.wordpress.com/


Orari Sante Messe:

Orario invernale (dal 1° ottobre al 31 maggio)

feriale: 08.30 – 18.30; festivo: 8.00 – 10.00 – 11.30 – 18.30

NOTA BENE: il Lunedì la Santa Messa è solo serale

Orario estivo (dal 1° giugno al 30 settembre)

feriale: 08.30 – 19.00; festivo: 8.00 – 10.00 – 11.30 – 19.00

Nota bene: il Lunedì la Santa Messa è solo serale

Dal 1° giugno, la Santa Messa delle ore 11.30 viene sospesa e ripresa la prima Domenica di ottobre




Parroco:

DELL'OSSO Don Donato

Parroco in solidum (Moderatore):

Parroco in solidum:

Amministratore parrocchiale:

Vicario parrocchiale:

MAIZUKA Don Gabriel

Vicario parrocchiale:

Collaboratore parrocchiale:

OLIVA Sem. Pietro

Collaboratore parrocchiale:

Rettore:

Responsabile:

Procuratore:

Cappellano:

Parroci precedenti:

LOMBARDI Mons. Filippo, dal 16/09/2006 al 30/09/2020
MORELLI Don Domenico Giovanni, dal 1977 al 2006. Deceduto il 18 gennaio 2020




Altre informazioni:



Mappa: